sabato 25 aprile 2009

L'occhio di Santa Lucia

...Proprio oggi, mentre passeggiavo sulla battigia ho visto una bimba raccogliere una conchiglia e domandare al padre cosa fosse: "Questo è un occhio di santa Lucia -risponde il papà- la piccola porta di casa di un mollusco che vive nel Mediterraneo...."
L'opercolo calcareo di questa specie è chiamato "occhio di Santa Lucia" ed è sempre stato ritenuto un portafortuna. Santa Lucia infatti, è la patrona degli occhi, degli ottici, degli oculisti, degli elettricisti, delle sarte, delle ricamatrici e delle donne di malaffare pentite, nacque - si dice - a Siracusa nell'anno 281 e morì il 13 dicembre del 304, giorno della sua celebrazione. Si tramanda che il suo martirio sia consistito nell'asportazione dei bulbi oculari. La più antica testimonianza del culto di S.Lucia è un'
iscrizione sepolcrale del V sec.d.C. Le reliquie di Santa Lucia oggi si trovano a Venezia nella chiesa di S.Geremia.
Le bambine sono notevolmente attratte dai portafortuna e, trovarne uno, può diventare un forte desiderio per possederlo.
La Primavera è un momento speciale, soprattutto per passeggiare al mare, ascoltare il rumore delle conchiglie e sognare un pò... e l'occhio di santa Lucia può fare al nostro caso!
Ho scelto questo titolo per il mio primo blog, perchè la curiosità della bimba di cui parlo all'inizio, mi ha riportato indietro di 35 anni, quando infatti ne avevo 7 o 8, e la felicità era un impellente sogno da realizzare. Il viaggio alla sua ricerca inizia fin da piccoli, ma non è detto che tutti riusciamo a raggiungerla..., il destino, il fato, la sfortuna, spesso ostacolano l'incontro. Ecco che allora, oltre alla ricerca della felicità, che non troviamo, cominciamo a ricercare un portafortuna tutto nostro, un oggetto su cui contare per far sì, che tutto vada per il verso giusto...
Anche la superstizione affonda le sue radici nel tempo. I primitivi infatti ritenevano che, colpendo l'immagine del bisonte, fosse più facile uccidere l'animale durante la battuta di caccia. Nasceva, in tal modo, la prima forma di superstizione.
Cristoforo Colombo considerava il venerdì un giorno fortunato. Partì da Porto Palos un venerdì; mise piede sulla nuova terra di venerdì e rientrò, sempre di venerdì, a Porto Palos.
I piselli invece, sono il simbolo della felicità e della fortuna. Nell'antichità, con i loro fiori si intrecciavano coroncine da offrire alle spose.
..Bene bene.. anzi, male male! Ieri mi trovavo in casa e dopo aver sentito un forte rumore, ho scoperto che un quadro è misteriosamente caduto dalla parete e, quando cade un quadro, il malaugurio è assicurato! In effetti il chiodo che avevo usato era un pò troppo corto.. Una cosa però è certa, io e la Sig.ra Graziella ci siamo molto, molto spaventate!
Piuttosto, riguardo al sale ricordatevi che, se viene rovesciato sulla tavola dovete prenderne un po' e lanciarvelo dietro la spalla sinistra!


Lettori fissi