giovedì 25 marzo 2010

"Cara Rosi.....

“Cara Rosi, amica carissima di gioventù, il tempo è passato ma tu rimani sempre viva nella mia memoria. I momenti di spensieratezza e allegria che ho passato con te, quando avevamo 15/16 anni, sono stati i migliori della mia vita. Ricordo perfettamente quando eravamo nella stessa scuola, le fantastiche vele al mare e i lunghi pomeriggi primaverili passati insieme a farci belle per uscire, anzi a farti bella, perché la vera bellezza eri tu in persona. Ho pensato di scrivere su di te, perché mi è venuto in mente il ricordo di come ti mettevi il rossetto, in maniera perfetta.”

Maria Rosaria è stata mia compagna di scuola e mia più cara amica, dal 1980 in poi, sino a quando purtroppo, un incidente d’auto nel 1994 l’ha allontanata fisicamente da questa terra. Fisicamente perché essendoci stata, ha lasciato qualcosa di sé che non si può dimenticare. Nasce l’8 maggio del 1964 e la sua personalità rispecchia in pieno la primavera, i fiori e una grandissima voglia di vivere. Chiunque la abbia conosciuta, rimaneva fortemente colpito.. quasi folgorato, anche perché non era solo bella, ma era molto affettuosa ed esuberante. Sono rimasta impietrita quando qualcuno mi telefonò per darmi la triste notizia…
Ciò che di più strano mi ritorna in mente e mi turba, è la sua passione per i cimiteri. Sì, perché le piaceva molto fare una passeggiata in cimitero a curiosare su tutte le tombe. C’è una spiegazione a ciò, infatti sua madre morì di parto quando lei venne al mondo, e dunque fin da piccola aveva un’attenzione particolare per il camposanto. Ricordo perfettamente quanto si soffermava su quelle di giovani morti di incidenti stradali, come per esempio la statua che raffigura un ragazzo deceduto in moto…quello che sarebbe successo a lei, in seguito.

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